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Cardiopatie congenite dell'adulto: una guida pratica: Una guida pratica

Michael A. Gatzoulis Judith Therrien Lorna Swan George A. Pantely

Resumen/Descripción – provisto por la editorial

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Palabras clave – provistas por la editorial

Cardiology; Cardiac Surgery; Medical Education

Disponibilidad
Institución detectada Año de publicación Navegá Descargá Solicitá
No detectada 2007 SpringerLink

Información

Tipo de recurso:

libros

ISBN impreso

978-88-470-0525-9

ISBN electrónico

978-88-470-0526-6

Editor responsable

Springer Nature

País de edición

Reino Unido

Fecha de publicación

Información sobre derechos de publicación

© Springer-Verlag Italia 2007

Tabla de contenidos

Epidemiologia delle cardiopatie congenite

Michael A. Gatzoulis; Judith Therrien; Lorna Swan; George A. Pantely

Una cardiopatia congenita è per definizione una patologia presente sin dalla nascita. Tuttavia molte condizioni cliniche congenite possono manifestarsi con uno spettro assai vario di difetti che possono essere stati o meno presenti sin dalla nascita.

Parte 1 - Aspetti generali | Pp. 3-7

Servizi per l’adulto con cardiopatie congenite

Michael A. Gatzoulis; Judith Therrien; Lorna Swan; George A. Pantely

Le cardiopatie congenite in età adulta rappresentano una specialità cardiovascolare in rapida e continua crescita; ciò riflette, in larga misura, il successo della cardiologia e della cardiochirurgia pediatrica. Oltre il 50% dei lattanti sarebbero morti prima di raggiungere l’età adulta, ma sopravvivono poiché sottoposti a un intervento chirurgico precoce. Le prospettive erano ancora più scoraggianti per la maggior parte dei pazienti con cardiopatie congenite fino alla seconda metà del XX secolo.

Parte 1 - Aspetti generali | Pp. 8-16

Gravidanza e contraccezione

Philip J. Steer

Nel Regno Unito l’incidenza di malattie cardiache durante la gravidanza si è ridotta, nell’ultima metà del secolo, da circa il 3% a meno dell’1%. Ciò in conseguenza della sensibile riduzione dell’incidenza della febbre reumatica dovuta all’introduzione della penicillina (benché gli effetti reumatici siano ancora comuni nelle donne nate oltre oceano). Tuttavia circa lo 0,8% dei bambini che nascono è affetto da cardiopatia congenita: questo è uno dei gruppi maggiori di difetti congeniti. Grazie al miglioramento dei risultati degli interventi chirurgici negli ultimi trent’anni si rileva una maggiore sopravvivenza di questi soggetti fino all’età riproduttiva.

Parte 1 - Aspetti generali | Pp. 17-39

Profilassi dell’endocardite infettiva

Michael A. Gatzoulis; Judith Therrien; Lorna Swan; George A. Pantely

L’endocardite infettiva (EI) indica un’infezione dell’endocardio o dei grossi vasi causata da microrganismi. Benché le valvole cardiache siano le più comunemente interessate, altre localizzazioni possono determinarsi in soggetti con anomalie cardiache quali: difetti interventricolari, dotto arterioso pervio, coartazione dell’aorta.

Parte 1 - Aspetti generali | Pp. 40-45

Anticoagulazione

Michael A. Gatzoulis; Judith Therrien; Lorna Swan; George A. Pantely

Nell’adulto con cardiopatia congenita, l’anticoagulazione e la terapia antiaggregante possono essere necessarie allo scopo di prevenire trombosi o embolismi correlati a:

Inoltre, i soggetti in terapia anticoagulante cronica richiedono dei costanti aggiustamenti in corso di:

Parte 1 - Aspetti generali | Pp. 46-53

Problematiche correlate allo stile di vita

Michael A. Gatzoulis; Judith Therrien; Lorna Swan; George A. Pantely

È stato dimostrato che la capacità o l’attività fisica è gravemente ridotta nei pazienti con una cardiopatia congenita sia in storia naturale sia sottoposta a trattamento. Il consumo di ossigeno massimo è di circa la metà del valore normale per età e sesso e diminuisce ulteriormente con l’età. Si ritiene che i fattori responsabili di limitata capacità fisica siano una ridotta capacità vitale, un’incompetenza cronotropa, una ridotta funzione ventricolare cosÌ come un’alterata risposta all’esercizio fisico da parte del sistema simpatico e parasimpatico.

Parte 1 - Aspetti generali | Pp. 54-66

Outcome a lungo termine

Michael A. Gatzoulis; Judith Therrien; Lorna Swan; George A. Pantely

Negli ultimi sessant’anni vi è stata una notevole diminuzione della mortalità pediatrica dovuta a patologie congenite (Tabella 7.1), principalmente grazie al miglioramento delle tecniche chirurgiche. Nel XXI secolo, lo scotto da pagare per l’ottenuto miglioramento degli indici di mortalità è rappresentato dal progressivo peggioramento della funzione cardiaca e dalla presenza di malattie vascolari polmonari. Via via che nuove generazioni di pazienti con lesioni molto complesse raggiungono l’età adulta, la mortalità in tale fascia di età potrebbe di fatto aumentare. Per esempio, i primi pazienti con sindrome del cuore sinistro ipoplasico stanno ora uscendo dalla fascia di età di pertinenza dei medici pediatri.

Parte 1 - Aspetti generali | Pp. 67-70

Difetti del setto interatriale e anomalie dei ritorni venosi polmonari

Michael A. Gatzoulis; Judith Therrien; Lorna Swan; George A. Pantely

Un difetto del setto interatriale (DIA) è una comunicazione diretta tra le cavità atriali che permette il passaggio di sangue (shunt). Nel cuore normale, il setto interatriale vero è compreso tra i bordi della fossa ovale, e la maggior parte del tessuto rimanente che separa le cavità atriali è composta da un ripiegamento della parete atriale. La morfologia dei vari tipi di difetti interatriali è illustrata nella Figura 8.1.

Parte 2 - Tipologie di lesione | Pp. 73-88

Difetto del setto interventricolare

Michael A. Gatzoulis; Judith Therrien; Lorna Swan; George A. Pantely

Il setto interventricolare è composto da una porzione muscolare che può essere suddivisa a sua volta in tre componenti maggiori (inlet, trabecolare e outlet) e una piccola porzione membranosa subito sotto la valvola aortica. I difetti del setto interventricolare (DIV) sono classificati in tre categorie principali indipendentemente dalla loro localizzazione e dai margini (Fig. 9.1).

Parte 2 - Tipologie di lesione | Pp. 89-94

Difetto del setto atrioventricolare

Michael A. Gatzoulis; Judith Therrien; Lorna Swan; George A. Pantely

Il difetto del setto atrioventricolare (CAV) comprende uno spettro di anomalie causate da uno sviluppo anormale dei cuscinetti endocardici che può dare origine a una lesione di tipo parziale, intermedio o completo (Fig. 10.1).

Parte 2 - Tipologie di lesione | Pp. 95-99