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La TC multidetettore nella diagnostica cardiovascolar

Rossella Fattori

Resumen/Descripción – provisto por la editorial

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Palabras clave – provistas por la editorial

Imaging / Radiology; Diagnostic Radiology; Cardiology; Health Promotion and Disease Prevention; Interventional Radiology; Cardiac Surgery

Disponibilidad
Institución detectada Año de publicación Navegá Descargá Solicitá
No detectada 2006 SpringerLink

Información

Tipo de recurso:

libros

ISBN impreso

978-88-470-0509-9

ISBN electrónico

978-88-470-0516-7

Editor responsable

Springer Nature

País de edición

Reino Unido

Fecha de publicación

Información sobre derechos de publicación

© Springer-Verlag Italia, Milano 2006

Tabla de contenidos

Requisiti tecnici, modalità di esecuzione

Marcello De Santis

L’ cardiovascolare in tomografia computerizzata (TC), come qualsiasi altra metodica di diagnostica per immagini del cuore, si basa sulla cardiosincronizzazione dell’acquisizione dei dati al fine di limitare e/o eliminare gli artefatti da movimento cardiaco e, quindi, permettere l’elaborazione di immagini di valore diagnostico, in particolare a livello dei vasi coronarici che sono notoriamente di piccolo calibro (2–4 mm). L’evoluzione tecnologica che ha caratterizzato in questi ultimi anni la metodica TC spirale con l’introduzione delle apparecchiature multidetettore (TCMD) ha di fatto permesso di ottenere livelli di risoluzione spaziale-temporale tali da rendere l’ cardiovascolare praticabile in campo clinico su popolazioni selezionate in base a indicazioni sempre più precise e definite.

Pp. 1-14

L’ottimizzazione del mezzo di contrasto

Davide Farina

L’ottimizzazione dell’utilizzo del mezzo di contrasto (mdc) costituisce uno dei punti maggiormente critici negli studi angiografici con TC.

Pp. 15-23

Elaborazione dell’immagine e

Andrea Romagnoli; Massimiliano Sperandio; Giovanni Simonetti

L’introduzione della tomografia computerizzata (TC) nel 1971 ha sicuramente cambiato la figura del medico radiologo in ambito clinico. La tecnologia ha supportato lo sviluppo di tale metodica, apportando nuove modifiche e cambiando completamente il concetto della TC in un lasso di tempo inferiore a 20 anni. La vera innovazione si è avuta nel 1990 con l’innesto della “tecnologia spirale” e la sua successiva evoluzione in tomografia “volumetrica multidetettore”, aprendo in tal modo nuovi orizzonti in ambito diagnostico e introducendo concetti completamente nuovi come quello di “tecnica di 3D” e “angiografia TC”.

Pp. 25-47

Ruolo del

Carlo Catalano; Katia Lanciotti; Marco Francone; Alessandro Napoli; Iacopo Carbone; Roberto Passariello

La cardiopatia ischemica rappresenta la principale causa di morte nei paesi industrializzati. [] L’identificazione dei soggetti asintomatici con malattia subclinica ad alto rischio di eventi coronarici acuti è l’obiettivo primario del medico clinico non solo per arrivare a una diagnosi precoce di malattia coronarica, ma soprattutto per offrire al paziente un efficace trattamento preventivo. Gli innumerevoli sforzi nell’ambito della prevenzione cardiovascolare hanno continuamente alimentato la ricerca di nuovi test in grado d’identificare precocemente pazienti a rischio di malattia cardiovascolare nella fase precoce della malattia, cioè prima dello sviluppo delle sue manifestazioni cliniche. Per questo motivo si sono sempre cercate nuove metodiche in grado di dare un contributo alla quantificazione del rischio coronarico; tra queste, negli ultimi anni, ha avuto un notevole impatto l’impiego di tecniche in grado di identificare le calcificazioni coronariche, considerate espressione della malattia aterosclerotica a livello delle arterie coronarie.

Pp. 48-62

Lo studio delle coronarie native

Antonio Esposito; Francesco De Cobelli; Alessandro Del Maschio

Le arterie coronarie sono convenzionalmente divise in 15 segmenti principali (+1 la cui presenza è variabile) secondo la classificazione (AHA). []

Pp. 63-76

Il bypass

Riccardo Marano; Marco Angelo Politi; Pierluigi Rinaldi; Maria Luigia Storto; Lorenzo Bonomo

L’angiografia coronarica costituisce ancora oggi la metodica diagnostica di riferimento nello studio del circolo coronarico nativo e dei controlli degli interventi di rivascolarizzazione coronarica, sia chirurgica (confezionamento di bypass) che tramite procedure interventistiche (angioplastica percutanea-PTCA e ).

Pp. 77-91

Angioplastica coronarica

Filippo Cademartiri; Ludovico La Grutta; Alessandro Palumbo

La tecnologia di tomografia computerizzata multidetettore (TCMD) ha recentemente introdotto la generazione a 64 strati. [] I primi risultati di angiografia coronarica con TCMD (AC-TCMD) nella rilevazione di stenosi significative sono incoraggianti. []–[] Anche il dell'angioplastica coronarica ha dimostrato di essere fattibile mediante AC-TCMD. []–[]

Pp. 92-103

Sindromi aortiche acute

Vincenzo Russo; Luigi Lovato; Rossella Fattori

Con il termine “sindromi aortiche acute” si fa riferimento a un gruppo eterogeneo di malattie caratterizzate da un’elevata mortalità nelle prime ore dalla presentazione clinica. A questo gruppo appartengono dissezione aortica, ematoma intramurale, ulcera penetrante e lesioni aortiche di natura traumatica. In ognuna di esse il meccanismo fisiopatologico che porta alla manifestazione dell’una o dell’altra condizione è differente; tuttavia, occasionalmente, in alcuni pazienti due o tutte queste lesioni possono coesistere, dimostrando l’esistenza di un legame comune. In questi casi è difficile, se non impossibile, stabilire quale sia stato l’evento primario.

Pp. 104-125

Il delle malattie aortiche

Ernesto Di Cesare; Aldo Victor Giordano; Nicola Limbucci

Mediante l’introduzione in ambito clinico della tomografia computerizzata multidetettore (TCMD) con tecnica spirale si è ottenuto un notevole miglioramento dell’ vascolare. I vantaggi fondamentali della TCMD includono sostanzialmente tempi di acquisizione più rapidi, retrospettiva creazione di strati più sottili a partire dai dati grezzi dell’acquisizione e miglioramento delle ricostruzioni tridimensionali. Tali elementi nell’ del sistema vascolare si sintetizzano in tre elementi fondamentali rispetto al sistema a singolo detettore: aumento della velocità e del volume di acquisizione e riduzione dello spessore di strato. La TCMD è la modalità preferita per

Pp. 126-143

Lo studio dell’atrio sinistro e delle vene polmonari

Maurizio Centonze; Maurizio Del Greco; Massimiliano Marini; Alessandro Cristoforetti; Flavia Ravelli

Tra le applicazioni cardiache “non coronariche” della TC spirale multidetettore (TCMD), lo studio del complesso atrio sinistro-vene polmonari (AS-VP) è certamente quello di maggiore interesse clinico. Infatti, se la procedura di ablazione transcatetere delle VP dalla camera atriale si dimostra, in un numero considerevole di casi, procedura efficace per la risoluzione delle forme di fibrillazione atriale (FA) resistenti al trattamento farmacologico, il successo della stessa è fortemente subordinato alla comprensione da parte dell’elettrofisiologo della complessa anatomia regionale, attualmente garantita dalle moderne tecniche di multiplanare: ecografia transesofagea ed endocardiaca, tomografia a fascio di elettroni (EBT), risonanza magnetica e TCMD.

Pp. 144-167