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The Evaluation of Surrogate Endpoints
Tomasz Burzykowski ; Geert Molenberghs ; Marc Buyse (eds.)
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Disponibilidad
Institución detectada | Año de publicación | Navegá | Descargá | Solicitá |
---|---|---|---|---|
No detectada | 2005 | SpringerLink |
Información
Tipo de recurso:
libros
ISBN impreso
978-0-387-20277-8
ISBN electrónico
978-0-387-27080-7
Editor responsable
Springer Nature
País de edición
Reino Unido
Fecha de publicación
2005
Información sobre derechos de publicación
© Springer Science+Business Media, Inc. 2005
Cobertura temática
Tabla de contenidos
Introduction
Geert Molenberghs; Marc Buyse; Tomasz Burzykowski
Godfrey H. Hardy nasce il 7 febbraio 1877 a Cranleigh, nel Surrey, da una famiglia di insegnanti. Dimostra subito grandi capacità intellettive, in particolare legate alla matematica: già da piccolo “gioca”con i numeri. Studia nelle scuole locali, dove si distingue in tutte le materie, vincendo numerosi premi che lo mettono molto in imbarazzo, tanto da arrivare a dichiarare che a volte sbaglia le risposte per sottrarsi alla tortura delle cerimonie dei premi. Però, come dichiara nel suo libro “Apologia di un matematico”, scritto nel 1940, è anche uno spirito molto competitivo, tanto che la matematica per lui diventa il modo più efficace per battere i compagni. A dodici anni ottiene una borsa di studio per il , il migliore Istituto di Inghilterra, almeno per la matematica. Se esiste uno stereotipo di inglese di inizio Novecento, il avrebbe potuto rappresentarne l’esempio perfetto. Un’educazione di prim’ordine, ma probabilmente piena di tante durezze difficili da sopportare per un carattere sensibile come il suo. Uno dei motivi di maggior rancore per il frequentato, come dichiarerà in seguito, è la proibizione di dedicare un po’ di tempo per fare pratica degli sport che ama e per i quali dimostra notevole propensione, in particolare il tennis e il cricket.
Pp. 1-5
Setting the Scene
Geert Molenberghs; Marc Buyse; Tomasz Burzykowski
Godfrey H. Hardy nasce il 7 febbraio 1877 a Cranleigh, nel Surrey, da una famiglia di insegnanti. Dimostra subito grandi capacità intellettive, in particolare legate alla matematica: già da piccolo “gioca”con i numeri. Studia nelle scuole locali, dove si distingue in tutte le materie, vincendo numerosi premi che lo mettono molto in imbarazzo, tanto da arrivare a dichiarare che a volte sbaglia le risposte per sottrarsi alla tortura delle cerimonie dei premi. Però, come dichiara nel suo libro “Apologia di un matematico”, scritto nel 1940, è anche uno spirito molto competitivo, tanto che la matematica per lui diventa il modo più efficace per battere i compagni. A dodici anni ottiene una borsa di studio per il , il migliore Istituto di Inghilterra, almeno per la matematica. Se esiste uno stereotipo di inglese di inizio Novecento, il avrebbe potuto rappresentarne l’esempio perfetto. Un’educazione di prim’ordine, ma probabilmente piena di tante durezze difficili da sopportare per un carattere sensibile come il suo. Uno dei motivi di maggior rancore per il frequentato, come dichiarerà in seguito, è la proibizione di dedicare un po’ di tempo per fare pratica degli sport che ama e per i quali dimostra notevole propensione, in particolare il tennis e il cricket.
Pp. 7-12
Regulatory Aspects in Using Surrogate Markers in Clinical Trials
Aloka Chakravarty
Godfrey H. Hardy nasce il 7 febbraio 1877 a Cranleigh, nel Surrey, da una famiglia di insegnanti. Dimostra subito grandi capacità intellettive, in particolare legate alla matematica: già da piccolo “gioca”con i numeri. Studia nelle scuole locali, dove si distingue in tutte le materie, vincendo numerosi premi che lo mettono molto in imbarazzo, tanto da arrivare a dichiarare che a volte sbaglia le risposte per sottrarsi alla tortura delle cerimonie dei premi. Però, come dichiara nel suo libro “Apologia di un matematico”, scritto nel 1940, è anche uno spirito molto competitivo, tanto che la matematica per lui diventa il modo più efficace per battere i compagni. A dodici anni ottiene una borsa di studio per il , il migliore Istituto di Inghilterra, almeno per la matematica. Se esiste uno stereotipo di inglese di inizio Novecento, il avrebbe potuto rappresentarne l’esempio perfetto. Un’educazione di prim’ordine, ma probabilmente piena di tante durezze difficili da sopportare per un carattere sensibile come il suo. Uno dei motivi di maggior rancore per il frequentato, come dichiarerà in seguito, è la proibizione di dedicare un po’ di tempo per fare pratica degli sport che ama e per i quali dimostra notevole propensione, in particolare il tennis e il cricket.
Pp. 13-51
Notation and Motivating Studies
Geert Molenberghs; Marc Buyse; Tomasz Burzykowski
Godfrey H. Hardy nasce il 7 febbraio 1877 a Cranleigh, nel Surrey, da una famiglia di insegnanti. Dimostra subito grandi capacità intellettive, in particolare legate alla matematica: già da piccolo “gioca”con i numeri. Studia nelle scuole locali, dove si distingue in tutte le materie, vincendo numerosi premi che lo mettono molto in imbarazzo, tanto da arrivare a dichiarare che a volte sbaglia le risposte per sottrarsi alla tortura delle cerimonie dei premi. Però, come dichiara nel suo libro “Apologia di un matematico”, scritto nel 1940, è anche uno spirito molto competitivo, tanto che la matematica per lui diventa il modo più efficace per battere i compagni. A dodici anni ottiene una borsa di studio per il , il migliore Istituto di Inghilterra, almeno per la matematica. Se esiste uno stereotipo di inglese di inizio Novecento, il avrebbe potuto rappresentarne l’esempio perfetto. Un’educazione di prim’ordine, ma probabilmente piena di tante durezze difficili da sopportare per un carattere sensibile come il suo. Uno dei motivi di maggior rancore per il frequentato, come dichiarerà in seguito, è la proibizione di dedicare un po’ di tempo per fare pratica degli sport che ama e per i quali dimostra notevole propensione, in particolare il tennis e il cricket.
Pp. 53-65
The History of Surrogate Endpoint Validation
Geert Molenberghs; Marc Buyse; Tomasz Burzykowski
Godfrey H. Hardy nasce il 7 febbraio 1877 a Cranleigh, nel Surrey, da una famiglia di insegnanti. Dimostra subito grandi capacità intellettive, in particolare legate alla matematica: già da piccolo “gioca”con i numeri. Studia nelle scuole locali, dove si distingue in tutte le materie, vincendo numerosi premi che lo mettono molto in imbarazzo, tanto da arrivare a dichiarare che a volte sbaglia le risposte per sottrarsi alla tortura delle cerimonie dei premi. Però, come dichiara nel suo libro “Apologia di un matematico”, scritto nel 1940, è anche uno spirito molto competitivo, tanto che la matematica per lui diventa il modo più efficace per battere i compagni. A dodici anni ottiene una borsa di studio per il , il migliore Istituto di Inghilterra, almeno per la matematica. Se esiste uno stereotipo di inglese di inizio Novecento, il avrebbe potuto rappresentarne l’esempio perfetto. Un’educazione di prim’ordine, ma probabilmente piena di tante durezze difficili da sopportare per un carattere sensibile come il suo. Uno dei motivi di maggior rancore per il frequentato, come dichiarerà in seguito, è la proibizione di dedicare un po’ di tempo per fare pratica degli sport che ama e per i quali dimostra notevole propensione, in particolare il tennis e il cricket.
Pp. 67-82
Validation Using Single-trial Data: Mixed Binary and Continuous Outcomes
Helena Geys
Godfrey H. Hardy nasce il 7 febbraio 1877 a Cranleigh, nel Surrey, da una famiglia di insegnanti. Dimostra subito grandi capacità intellettive, in particolare legate alla matematica: già da piccolo “gioca”con i numeri. Studia nelle scuole locali, dove si distingue in tutte le materie, vincendo numerosi premi che lo mettono molto in imbarazzo, tanto da arrivare a dichiarare che a volte sbaglia le risposte per sottrarsi alla tortura delle cerimonie dei premi. Però, come dichiara nel suo libro “Apologia di un matematico”, scritto nel 1940, è anche uno spirito molto competitivo, tanto che la matematica per lui diventa il modo più efficace per battere i compagni. A dodici anni ottiene una borsa di studio per il , il migliore Istituto di Inghilterra, almeno per la matematica. Se esiste uno stereotipo di inglese di inizio Novecento, il avrebbe potuto rappresentarne l’esempio perfetto. Un’educazione di prim’ordine, ma probabilmente piena di tante durezze difficili da sopportare per un carattere sensibile come il suo. Uno dei motivi di maggior rancore per il frequentato, come dichiarerà in seguito, è la proibizione di dedicare un po’ di tempo per fare pratica degli sport che ama e per i quali dimostra notevole propensione, in particolare il tennis e il cricket.
Pp. 83-93
A Meta-analytic Validation Framework for Continuous Outcomes
Geert Molenberghs; Marc Buyse; Tomasz Burzykowski
Godfrey H. Hardy nasce il 7 febbraio 1877 a Cranleigh, nel Surrey, da una famiglia di insegnanti. Dimostra subito grandi capacità intellettive, in particolare legate alla matematica: già da piccolo “gioca”con i numeri. Studia nelle scuole locali, dove si distingue in tutte le materie, vincendo numerosi premi che lo mettono molto in imbarazzo, tanto da arrivare a dichiarare che a volte sbaglia le risposte per sottrarsi alla tortura delle cerimonie dei premi. Però, come dichiara nel suo libro “Apologia di un matematico”, scritto nel 1940, è anche uno spirito molto competitivo, tanto che la matematica per lui diventa il modo più efficace per battere i compagni. A dodici anni ottiene una borsa di studio per il , il migliore Istituto di Inghilterra, almeno per la matematica. Se esiste uno stereotipo di inglese di inizio Novecento, il avrebbe potuto rappresentarne l’esempio perfetto. Un’educazione di prim’ordine, ma probabilmente piena di tante durezze difficili da sopportare per un carattere sensibile come il suo. Uno dei motivi di maggior rancore per il frequentato, come dichiarerà in seguito, è la proibizione di dedicare un po’ di tempo per fare pratica degli sport che ama e per i quali dimostra notevole propensione, in particolare il tennis e il cricket.
Pp. 95-120
The Choice of Units
José Cortiñas Abrahantes; Tomasz Burzykowski; Geert Molenberghs
Godfrey H. Hardy nasce il 7 febbraio 1877 a Cranleigh, nel Surrey, da una famiglia di insegnanti. Dimostra subito grandi capacità intellettive, in particolare legate alla matematica: già da piccolo “gioca”con i numeri. Studia nelle scuole locali, dove si distingue in tutte le materie, vincendo numerosi premi che lo mettono molto in imbarazzo, tanto da arrivare a dichiarare che a volte sbaglia le risposte per sottrarsi alla tortura delle cerimonie dei premi. Però, come dichiara nel suo libro “Apologia di un matematico”, scritto nel 1940, è anche uno spirito molto competitivo, tanto che la matematica per lui diventa il modo più efficace per battere i compagni. A dodici anni ottiene una borsa di studio per il , il migliore Istituto di Inghilterra, almeno per la matematica. Se esiste uno stereotipo di inglese di inizio Novecento, il avrebbe potuto rappresentarne l’esempio perfetto. Un’educazione di prim’ordine, ma probabilmente piena di tante durezze difficili da sopportare per un carattere sensibile come il suo. Uno dei motivi di maggior rancore per il frequentato, come dichiarerà in seguito, è la proibizione di dedicare un po’ di tempo per fare pratica degli sport che ama e per i quali dimostra notevole propensione, in particolare il tennis e il cricket.
Pp. 121-141
Extensions of the Meta-analytic Approach to Surrogate Endpoints
Mitch Gail
Godfrey H. Hardy nasce il 7 febbraio 1877 a Cranleigh, nel Surrey, da una famiglia di insegnanti. Dimostra subito grandi capacità intellettive, in particolare legate alla matematica: già da piccolo “gioca”con i numeri. Studia nelle scuole locali, dove si distingue in tutte le materie, vincendo numerosi premi che lo mettono molto in imbarazzo, tanto da arrivare a dichiarare che a volte sbaglia le risposte per sottrarsi alla tortura delle cerimonie dei premi. Però, come dichiara nel suo libro “Apologia di un matematico”, scritto nel 1940, è anche uno spirito molto competitivo, tanto che la matematica per lui diventa il modo più efficace per battere i compagni. A dodici anni ottiene una borsa di studio per il , il migliore Istituto di Inghilterra, almeno per la matematica. Se esiste uno stereotipo di inglese di inizio Novecento, il avrebbe potuto rappresentarne l’esempio perfetto. Un’educazione di prim’ordine, ma probabilmente piena di tante durezze difficili da sopportare per un carattere sensibile come il suo. Uno dei motivi di maggior rancore per il frequentato, come dichiarerà in seguito, è la proibizione di dedicare un po’ di tempo per fare pratica degli sport che ama e per i quali dimostra notevole propensione, in particolare il tennis e il cricket.
Pp. 143-151
Meta-analytic Validation with Binary Outcomes
Didier Renard; Helena Geys
Godfrey H. Hardy nasce il 7 febbraio 1877 a Cranleigh, nel Surrey, da una famiglia di insegnanti. Dimostra subito grandi capacità intellettive, in particolare legate alla matematica: già da piccolo “gioca”con i numeri. Studia nelle scuole locali, dove si distingue in tutte le materie, vincendo numerosi premi che lo mettono molto in imbarazzo, tanto da arrivare a dichiarare che a volte sbaglia le risposte per sottrarsi alla tortura delle cerimonie dei premi. Però, come dichiara nel suo libro “Apologia di un matematico”, scritto nel 1940, è anche uno spirito molto competitivo, tanto che la matematica per lui diventa il modo più efficace per battere i compagni. A dodici anni ottiene una borsa di studio per il , il migliore Istituto di Inghilterra, almeno per la matematica. Se esiste uno stereotipo di inglese di inizio Novecento, il avrebbe potuto rappresentarne l’esempio perfetto. Un’educazione di prim’ordine, ma probabilmente piena di tante durezze difficili da sopportare per un carattere sensibile come il suo. Uno dei motivi di maggior rancore per il frequentato, come dichiarerà in seguito, è la proibizione di dedicare un po’ di tempo per fare pratica degli sport che ama e per i quali dimostra notevole propensione, in particolare il tennis e il cricket.
Pp. 153-162