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Ecocardiografia clinica

Michael Y. Henein Mary Sheppard John Pepper Michael Rigby

Resumen/Descripción – provisto por la editorial

No disponible.

Palabras clave – provistas por la editorial

Imaging / Radiology; Diagnostic Radiology; Ultrasound; Angiology; Cardiology; Cardiac Surgery

Disponibilidad
Institución detectada Año de publicación Navegá Descargá Solicitá
No detectada 2006 SpringerLink

Información

Tipo de recurso:

libros

ISBN impreso

978-88-470-0459-7

ISBN electrónico

978-88-470-0460-3

Editor responsable

Springer Nature

País de edición

Reino Unido

Fecha de publicación

Información sobre derechos de publicación

© Springer-Verlag Italia 2006

Tabla de contenidos

La valvola mitrale

Emilio Pasanisi

La valvola mitrale è formata da due lembi, un annulus, corde tendinee e due muscoli papillari.

Pp. 1-31

La valvola aortica

Francesca Frassi

La valvola aortica è una valvola costituita da 3 lembi dall’aspetto di mezza luna (da cui la definizione “semilunari”). Al contrario della valvola mitrale, a livello della valvola aortica non si trova un vero anello fibroso, ma una struttura complessa costituita dalla radice aortica, caratterizzata dai seni coronarici, la porzione miocardica del ventricolo sinistro, e i trigoni fibrosi posti tra i lembi. Gli osti delle arterie coronarie sono situati a livello dei seni aortici.

Pp. 33-61

La valvola tricuspide

Lorenza Pratali

La valvola atrio-ventricolare destra presenta tre lembi o cuspidi (tricuspide): settale, inferiore ed antero-superiore, che sono rispettivamente separate fra loro dalle commissure antero-settale, supero-inferiore ed infero-settale. La cuspide inferiore prende origine esclusivamente dalla parete diaframmatica del ventricolo. Usualmente ogni commissura è sorretta dal corrispondente muscolo papillare. La caratteristica principale della valvola tricuspide è data dall’attacco diretto della cuspide settale al setto. Questa tipologia di inserzione delle corde alla superficie settale non si riscontra mai nella morfologia del ventricolo sinistro ad eccezione dei casi in cui la valvola tricuspide si inserisca a livello della porzione settale del ventricolo sinistro. La complessa organizzazione delle corde tendinee evita che le valvole atrio-ventricolari prolassino negli atri durante la fase sistolica di chiusura.

Pp. 63-78

La valvola polmonare

Gaetano Mottola

La valvola polmonare si trova anteriormente ed a sinistra della valvola aortica. Le tre cuspidi polmonari assumono la forma di una semiluna (semilunari). Queste sono morfologicamente simili ma di dimensioni diverse fra loro. I seni coronarici aortici destro e sinistro sono sempre di fronte alla valvola polmonare. Le cuspidi polmonari sono più sottili e più delicate delle cuspidi aortiche.

Pp. 79-88

Le protesi valvolari

Paola Tesorio

La sostituzione valvolare con protesi di vario tipo, in pazienti con disfunzione valvolare grave è stata praticata negli ultimi 40 anni, soprattutto in quei pazienti con deformazioni valvolari non correggibili []. Le protesi valvolari sono essenzialmente di due tipi: meccaniche e biologiche.

Pp. 89-97

Le endocarditi

Elisa Poggianti

L’endocardite è un processo infettivo che colpisce soprattutto le valvole cardiache. È un’infezione comunemente causata da un batterio o, molto raramente, da funghi. L’endocardite delle valvole delle sezioni sinistre è più comune di quella delle sezioni destre, che è riscontrabile principalmente in coloro che fanno uso di droghe per via endovenosa.

Pp. 99-105

L’ipertensione polmonare

Francesco Marra

L’ipertensione polmonare consiste in un aumento dei valori pressori del sistema circolatorio polmonare venoso o arterioso.

Pp. 107-116

La coronaropatia

Rosa Sicari

L’origine anomala dell’arteria coronaria di sinistra dal tronco della polmonare si manifesta solitamente nella prima infanzia con un quadro d’insufficienza cardiaca congestizia causata da una disfunzione miocardica ischemica. La diagnosi può essere fatta dalla proiezione parasternale asse-corto grandi vasi. Il reperto più significativo è il flusso invertito nell’arteria coronaria di sinistra documentato al color Doppler. Generalmente, l’arteria coronaria anomala si connette con il tronco della polmonare a livello di uno dei seni, ma in alcuni casi questa connessione può trovarsi nella porzione più distale delle arterie polmonari. Una presentazione meno frequente di questa condizione si ha tardi nell’infanzia o nella prima giovinezza, generalmente associata a disfunzione ventricolare sinistra e ad insufficienza mitralica. È quasi sempre presente un flusso invertito nell’arteria coronaria di sinistra, che rappresenta uno shunt da sinistra a destra dalla coronaria destra verso il tronco della polmonare.

Pp. 117-144

La cardiomiopatia dilatativa

Gigliola Bedetti

La cardiomiopatia dilatativa è caratterizzata da dilatazione del ventricolo sinistro, aumento del volume telediastolico e riduzione della funzione sistolica (tipicamente la frazione di eiezione è inferiore al 40%) [, ].

Pp. 145-164

La cardiomiopatia ipertrofica

Elisabetta Strata

La cardiomiopatia ipertrofica (CMI) è una malattia cardiaca primitiva, con un unico meccanismo fisiopatologico di base, un’espressione eterogenea e presentazioni cliniche differenti. È probabilmente la più comune malattia cardiaca trasmessa geneticamente. La CMI è quasi sempre familiare, è trasmessa con modalità autosomica dominante con alto grado di penetranza in rapporto all’età, con la comparsa delle caratteristiche tipiche durante l’adolescenza. La malattia è caratterizzata da mutazioni del DNA in corrispondenza del cromosoma 14 per la sintesi della catena pesante della b miosina cardiaca, del cromosoma 15 per la sintesi della tropomiosina, del cromosoma 1 per la sintesi della troponina T cardiaca e di un locus sul cromosoma 11 []–[]. Nonostante gli straordinari miglioramenti nel comprendere la CMI, esistono ancora controversie riguardanti la sua diagnosi, eziologia, storia naturale e trattamento.

Pp. 165-178