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Chirurgia addominale d'urgenza: il buon senso di Schein: Guida pratica per sopravvivere nella trincea delle urgenze chirurgiche

Moshe Schein ; Paul N. Rogers (eds.)

Resumen/Descripción – provisto por la editorial

No disponible.

Palabras clave – provistas por la editorial

General Surgery; Surgery; Internal Medicine; Intensive / Critical Care Medicine

Disponibilidad
Institución detectada Año de publicación Navegá Descargá Solicitá
No detectada 2007 SpringerLink

Información

Tipo de recurso:

libros

ISBN impreso

978-88-470-0624-9

ISBN electrónico

978-88-470-0625-6

Editor responsable

Springer Nature

País de edición

Reino Unido

Fecha de publicación

Información sobre derechos de publicación

© Springer-Verlag Italia 2007

Tabla de contenidos

L’esplorazione addominale: cercare ció che non va

Moshe Schein

Quando il chirurgo apre l’addome non è raro che egli sappia già cosa l’aspetta: il quadro clinico e/o gli esami ausiliari lo guidano verso la diagnosi del processo patologico. Tuttavia, in molti casi, egli esplora l’ignoto, guidato esclusivamente dai segni di irritazione peritoneale che lo spingono ad ipotizzare che la cavità peritoneale sia piena di sangue o pus.

III - L’intervento | Pp. 87-94

Peritonite: contaminazione ed infezione, principi di trattamento

Moshe Schein; Roger Saadia

Durante una laparotomia d’urgenza è frequente trovare flogosi, contenuto enterico o liquido purulento localizzati o sparsi in cavità addominale. Come gestire al meglio questa eventualità? In questo capitolo analizzeremo gli aspetti generali del trattamento chirurgico.

III - L’intervento | Pp. 95-101

L’anastomosi intestinale

Moshe Schein

L’anastomosi intestinale ideale è quella che non perde, perché le perdite (), benché siano relativamente rare, rappresentano un evento temuto e potenzialmente mortale (Cap. 45).

III - L’intervento | Pp. 103-108

Urgenze esofagee

Thomas Anthony Horan

L’esofago non è fonte di piacere, ma percepisce ogni forma di dolore. La sua azione è semplice: si rilascia per permettere il passaggio del bolo alimentare, spinge il bolo con l’aiuto della gravità e si rilascia nuovamente per farlo entrare nello stomaco. Malgrado la semplicità di tale azione, l’esofago può andare incontro a problemi ostruttivi. Dato che non ha sierosa, l’unico strato “resistente” è la sottomucosa e, per tale motivo, la parete esofagea è relativamente debole: durante episodi di vomito lo stomaco può produrre 2–3 volte la forza necessaria per causarne la rottura. Inoltre, l’unico strato resistente presente nell’esofago viene rapidamente interessato dalla maggior parte delle lesioni esofagee, neoplastiche o infiammatorie, così come da una manipolazione endoscopica molto energica.

III - L’intervento | Pp. 109-117

Urgenze diaframmatiche

Ulrich Schoeffel; Moshe Schein

L’unica patologia diaframmatica che può interessare un chirurgo addominale che lavora in urgenza è l’ernia diaframmatica, attraverso cui uno o più organi addominali possono migrare in torace e rimanere incarcerati o strozzati. Questo può verificarsi in tre casi distinti, che tuttavia hanno in comune numerose caratteristiche cliniche.

III - L’intervento | Pp. 119-124

Emorragia del tratto gastro-intestinale superiore (ed ipertensione portale)

Moshe Schein

Durante il nostro internato, negli anni’ 80, non passava settimana senza qualche intervento per ulcera duodenale o gastrica sanguinanti. La gastrectomia, l’antrectomia, la vagotomia tronculare e superselettiva in urgenza erano il nostro pane quotidiano.

III - L’intervento | Pp. 125-141

Ulcera peptica perforata

Moshe Schein

Grazie ai moderni ed efficaci farmaci antiulcera, l’incidenza dell’ulcera peptica perforata è diminuita in maniera drastica, ma non ovunque. L’ulcera perforata è ancora frequente nei paesi socio-economicamente svantaggiati o nelle popolazioni con un alto grado di stress. Di solito la perforazione si verifica su un di ulcera cronica sintomatica, ma non è raro un esordio ex-novo senza storia pregressa. Nei paesi occidentali le ulcere duodenali (UD) perforate sono più frequenti di quelle gastriche (UG), che insorgono più facilmente nei gruppi socio-economici più bassi.

III - L’intervento | Pp. 143-150

Pancreatite acuta

Moshe Schein

La maggior parte degli attacchi di pancreatite acuta (PA) è lieve o moderata e si risolve spontaneamente. In questo capitolo focalizziamo l’attenzione sulle complicanze della PA che possono richiedere qualcosa di più di un trattamento conservativo/di supporto.

III - L’intervento | Pp. 151-161

Colecistite acuta

Moshe Schein

La (CA) è o più raramente . Dato che queste due entità hanno un quadro clinico diverso, saranno discusse separatamente.

III - L’intervento | Pp. 163-171

Colangite acuta

Gary Gecelter

La colangite acuta ascendente è una conseguenza settica-infiammatoria dell’ostruzione biliare. Un aumento della pressione intra-biliare >30 cmHO (normale 10–15) si associa ad una stasi biliare completa, provocando un reflusso colangiovenoso. Questo ha come risultato la traslocazione di microrganismi e una risposta infiammatoria che, qualora non venga attuato un trattamento adeguato, può determinare il decesso del paziente.

III - L’intervento | Pp. 173-177